Esattamente non so cosa sia, ma penso che imparerò molto in fretta.
Sulle note dei Timoria comincio dunque l'avventura e non è un caso che siano le quattro di notte. Sarà che ogni cosa assume un aspetto nuovo e che il celato ha sempre un fascino irresistibile, ma la notte mi regala la speranza che tutto sia più bello, più limpido, più silenzioso e tranquillo di ciò che il giorno, al contrario, svela.
E' stato in una di queste notti, che tanti anni fa, cominciai a "raccogliere" in modo più metodico quello che scrivevo. Erano poesie e pensieri che si trasformarono poi in versi, fondendo le due cose come se non avessero mai avuto scelta. E ancora scrivere, scrivere continuamente per imprigionare i mostri, quelli che altrimenti mi ritroverei ancora a quarant'anni. I miei fantasmi, li chiamo. I brutti pensieri. I brutti ricordi. Le brutte sensazioni. E il viaggio nella mente diventa all'improvviso scomodo e pericoloso...
La notte. La notte mi sembra che qualcosa, qualunque cosa, stia per cominciare. Che ogni possibile viaggio possa essere intrapreso senza paura alcuna di ciò che dovrò affrontare e m'illudo che quei pensieri, quei brutti ricordi, possano sparire in un attimo imprigionando i mostri che inevitabilmente ancora mi porto appresso.
Benvenuti sul mio blog, dunque, dove memoria e ragione sono strumenti essenziali del viaggio che affronterò, attraverso i quali parlerò di arte, non solo la mia, e del mondo che i miei occhi vedono e il mio cervello filtra. Fumetti, romanzi, film, immagini e parole che se non possono far sparire i fantasmi, quantomeno hanno la forza d'indebolirli profondamente...
Sulle note dei Timoria comincio dunque l'avventura e non è un caso che siano le quattro di notte. Sarà che ogni cosa assume un aspetto nuovo e che il celato ha sempre un fascino irresistibile, ma la notte mi regala la speranza che tutto sia più bello, più limpido, più silenzioso e tranquillo di ciò che il giorno, al contrario, svela.
E' stato in una di queste notti, che tanti anni fa, cominciai a "raccogliere" in modo più metodico quello che scrivevo. Erano poesie e pensieri che si trasformarono poi in versi, fondendo le due cose come se non avessero mai avuto scelta. E ancora scrivere, scrivere continuamente per imprigionare i mostri, quelli che altrimenti mi ritroverei ancora a quarant'anni. I miei fantasmi, li chiamo. I brutti pensieri. I brutti ricordi. Le brutte sensazioni. E il viaggio nella mente diventa all'improvviso scomodo e pericoloso...
La notte. La notte mi sembra che qualcosa, qualunque cosa, stia per cominciare. Che ogni possibile viaggio possa essere intrapreso senza paura alcuna di ciò che dovrò affrontare e m'illudo che quei pensieri, quei brutti ricordi, possano sparire in un attimo imprigionando i mostri che inevitabilmente ancora mi porto appresso.
Benvenuti sul mio blog, dunque, dove memoria e ragione sono strumenti essenziali del viaggio che affronterò, attraverso i quali parlerò di arte, non solo la mia, e del mondo che i miei occhi vedono e il mio cervello filtra. Fumetti, romanzi, film, immagini e parole che se non possono far sparire i fantasmi, quantomeno hanno la forza d'indebolirli profondamente...
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