Accompagnato dall’affascinante moglie, Sergio Staino, è arrivato puntualissimo al teatro comunale. Dopo essersi presentato, da vero gentiluomo (non ce n’era bisogno, visto che ero io lo sconosciuto!), prima di tutto ha voluto vedere la mostra che abbiamo allestito per l’occasione. Scartavetrata, questo il nome, è stata pensata come un quotidiano di satira e demenze varie che l’artista toscano ha letto vignetta dopo vignetta. Che posso dire, pare abbia gradito, visto che di tanto in tanto si lasciava sfuggire uno “sbuffetto” indice di ilarità. Finito il giro dei pannelli espositivi, e non prima di averlo personalmente sommerso da tutto il materiale targato Chine Vaganti che potevo offrirgli, Staino ha fatto il suo ingresso nella sala ed ha atteso, seduto pazientemente nella prima fila, per circa un’ora, prima che mi decidessi di dare il via alla manifestazione. Il fatto è che attendevo l’arrivo di migliaia di persone! È sempre così, quando organizzi un evento, ma in cuor tuo sai già che questo non potrà mai accadere.
domenica 27 maggio 2007
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