Finalmente, oggi, ho ritrovato un amico nell'oceano della rete. Un fondatore di Chine Vaganti che ha deciso spiccare il volo alla scoperta del globo. Un giorno o l'altro parlerò di lui, un artista sfuggente che forse ha trovato la sua strada.
A presto, Giorgio.
E' trascorsa una settimana da che sono partito per questo viaggio. Ho cercato tra i milioni di siti qualcosa che potesse essere d'aiuto a chi umilmente cerca terreno fertile per la propria passione e sulla destra potete vederne i link. Questa settimana, invece, voglio dedicarmi alla scrittura sperando che la ricerca sia altrettanto produttiva.
Ho urlato più volte il silenzio dei tetti deserti,
rompendo cristalli di vetro -finti destini-
le notti più scure di notti trascorse d’inverno,
risuonano vecchie canzoni di mille violini.
È dolce il dolore melodico di queste notti,
confonde il piacere di vita con certi pensieri
che strisciano giù nello stomaco mordendo feroci,
spezzando il respiro di gente già stanca di ieri.
Ed io che di certo negli anni di notti ne ho viste,
son certo che dietro lo scuro di questa notte
si celi una stella che illumina strade a mattino
fingendosi sole, scoprendo le frasi scomposte.
Ho urlato più volte, davvero, con denti serrati
Guardando quei tetti deserti, silenzi e dolori
Rubando lacrime amare a canzoni sentite
Che poi non sono nient’altro che silenzi sonori.
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