
Ieri ho letto
Il mangione, scritto da
Tonino Benacquista per i disegni di
Jacques Ferrandez. E' l'ultima acquisizione della
"biblioteca Chine Vaganti". Il libro è edito dalla
Q Press e fa parte della collana
Oltrenero. Quello che colpisce è che non assomiglia alla solita storia a fumetti, ma neanche alla solita bella e geniale storia a fumetti. E' più un bel film indipendente, non per niente (pare che) ne hanno fatto davvero un film. E' una storia altamente realistica che racconta di amor proprio e della sua riscoperta.
Il mangione racconta di
Richard Selena, eccellente commissario di polizia con un grosso problema di salute. Pesa 160 kg e il suo cardiologo gli ha dato non più di 2 anni di vita. Nel suo passato un mistero che lo ha portato poi a rifugiarsi ossessivamente nel cibo, e nel suo presente una terapia di gruppo dove, tuttavia, non riesce a parlare né a farsi aiutare. Ma
Selena è davvero un ottimo poliziotto, così trova il modo di "incastrarsi" quando incontra la bellissima
Elsa. Per lei ha in serbo un oscuro gioco fatto di regole ferree che nessun altro, oltre lui, conosce. Tre persone praticamente spacciate, tornano in vita in un bellissimo albo, di quelli che non si leggono spesso. 64 pagine godibilissime in bianco e nero. Il mio consiglio è di cercarlo in una libreria specializzata, perchè ne vale la pena.
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