mercoledì 4 febbraio 2009

l'uomo nero

L'uomo nero è in realtà una persona a modo. Giuseppe Pili, nella presentazione alla sua storia, sull'albo "Cuore Innamorato" dice  che «sa stare a tavola e fa i complimenti alla padrona di casa, perché l'intelletto è un assassino educato».
La sua è una mente fina, infatti; ogni azione è frutto di una lucida analisi e non mente quando dice di essere alla ricerca di qualcosa di puro, i suoi pensieri viaggiano semplicemente su rotaie parallele alle nostre, e vedono con una prospettiva che schiaccia le distanze confondendone la percezione. Una persona così va fermata, senza troppi discorsi, ma resta il fatto che queste menti costituiscano un ottimo materiale di studio per capire a fondo l'uomo.
L'uomo nero venuto fuori dalla penna di Giuseppe è stato interpretato da me (nella foto) nel film diretto da Christo, il giovane regista con un'energia incredibile, e fra tutti i complimenti e le critiche (non sono certo un attore) quella che mi è rimasta impressa di più è una semplice constatazione. Qualcuno che era presente alla presentazione di un anno fa disse "certo che lo riempi lo schermo!"... beh, direi di si.
Ora che per Macchie - il film stiamo studiando modi e tempi per farlo girare, sto lavorando a una nuova e ufficiale locandina che sia più vicina al mondo del cinema. Quella qui sopra è una delle tante foto che ho scattato mentre riguardavo il DVD (per ora esistono pochissime copie) e nonostante mi sia divertito tanto a "fare l'attore", continuo a pensare che preferisco stare dietro la macchina da presa.

Per info sul film cliccate qui, qui e qui.
La prima recensione la trovate qui.

4 commenti:

Daniele Mocci ha detto...

Diciamo che tu stai dietro la macchina da presa. Ma se quella poi si gira, che cacchio devi fare?
Non è colpa tua, non preoccuparti...

marcello ha detto...

Ahahah... si. In realtà pensavo a te. Cioè tu ci sguazzi a fare 'ste cose. Se hai la possibilità di far qualcosa a teatro per esempio ti ci butti dentro a pesce. Io non ce la farei, capito? Ma poi chi lo sa... forse è solo una sensazione...

Daniele Mocci ha detto...

Ecco, sì, appunto... è solo una sensazione.
Sia per quello che TI riguarda, sia per quello che MI riguarda.
Dipende sempre da che parte hanno messo la macchina da presa o la platea.
Ma poi se l'una o l'altra decidono di farti un controcampo a tua insaputa, non ci puoi fare niente!

marcello ha detto...

dici che si tratta di questo, eh?... E poi sappiamo bene che di telecamere è pieno il mondo comunque, no? Tipo adesso, ne ho proprio una puntata alla nuca...