Mentre l'Italia sportiva si dispera per l'errore della scuderia rossa che ha portato alla sconfitta della Ferrari, in altri luoghi accadono cose che non ti aspetteresti e che molti hanno fortemente scongiurato.
Ma si, sono altre le cose importanti, lo so. Certo che lo so. Ma di un altro oriundo, la nazionale italiana, non ne aveva bisogno. Il problema dei giovani che non sono pronti alle più importanti competizioni, non lo risolvi così. No.
Approda in azzurro anche Astori, un giovane predestinato che non si è mai accorto di essere stato gettato nella mischia piena di vecchie iene. Tenetelo d'occhio perché farà strada.
Il migliore in campo, ogni domenica, in una squadra senza anima. Perché il Cagliari è questo che ha perso negli ultimi due anni. La voglia di lottare. Quella caparbietà che ti porta a vedere sempre il bicchiere mezzo pieno e di volerlo riempire a ogni costo. Ma quando le cose si mettono veramente male, si sa, non bastano le giocate, le azioni create, l'intenzione del bel gioco. Quando le cose si mettono male servono i gladiatori, quelli pronti a morire pur di salvarsi la vita. E il Cagliari ha perso questo spirito.
Forse non era destino, perché Bisoli ha sempre avuto queste caratteristiche anche se non è riuscito a trasmetterlo ai suoi ragazzi. Forse non era il momento giusto, perché si è presentato dicendo che Cagliari era per lui un punto di arrivo. Eh no, caro capitano, questo mondo non è fatto per quelli come te, da queste parti si arriva per far bene e scappare a gambe levate prima che arrivi qualcuno a farti le scarpe. Prima che qualcuno decida di volere di meglio.
Per dirla tutta Cellino ha tergiversato, data la stima che aveva per il figliol prodigo. Avrebbe dovuto esonerarlo due giornate fa, quando c'erano ancora da giocare due partite in casa fondamentali. Napoli e Genoa non erano due partite normali. Non lo sono mai e si dovevano vincere. Invece no, il Napoli ha fatto una gran bella partita, con calma e costanza, mentre il Genoa nonostante i suoi mille problemi si è ritrovata in vantaggio senza troppi sforzi. Non si possono aprire così, le porte della fortezza. Non a Cagliari.
E quindi O Capitano! Mio Capitano! il nostro duro viaggio è finito... ora la nave ti è stata strappata, purtroppo, e spetta a qualcun altro portarla all'ancora sana e salva. Perché è questo che conta. Solo questo. Anche per me che ho scongiurato questo momento.
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