mercoledì 6 ottobre 2010

il collezionista #7.4

(per leggere i precedenti clicca sul titolo)

...Continua da #7.3
Capitolo 4
-Che fa, hei... la prego, deve parlare!-
-Sono molto stanco...-
-Per favore, mi parli, ormai starà arrivando l'ambulanza... deve restare sveglio!-
-Com'è potuto accadere? E la macchina? l'avevo appena comprata... Mi dispiace.-
-Deve pensare alla sua famiglia, ora.-
-Dica a mia moglie...-
-Qualsiasi cosa, ma non smetta di parlare!-
-...Che è stata una grande zoccola!-
Capitolo 5
Lili sarebbe stata interrotta dalla voce di Lorenzo in uno dei suoi soliti comizi senza senso. Alex avrebbe cercato di trattenere la testa di lei contro il suo gonfio pene ormai saturo di piacere ma lei l'avrebbe sollevata richiamata alla realtà da quella voce tonante. Il ragazzo così avrebbe sentito un immenso dolore partire dai testicoli per arrivare fino al glande e avrebbe quasi urlato senza ritegno se il dolore si fosse protratto per un altro secondo ancora.
Lorenzo avrebbe semplicemente detto la sua, senza pretese, ancora una volta. Sarebbe capitato in quel parcheggio, come ogni giorno, e avrebbe puntato l'indice in aria a disegnare geometrie. Ci avrebbe spiegato tante cose, Lorenzo.
Lili avrebbe ripreso subito dopo, perché Lorenzo, dopotutto, non sarebbe stato così importante, ma per Alex, ormai, non sarebbe stata più la stessa cosa sentendo addosso un senso d'incompletezza. La ragazza, invece, avrebbe raggiunto l'orgasmo come sempre e per qualche ora sarebbe stata felice. Sarebbero andati a casa di un'altra coppia, infine, e durante la cena avrebbero guardato un film dove due carcerati evadono, rapiscono un bambino, si sparano e uno dei due per salvare il bambino si lascia uccidere da un manipolo di eroi.
Alla visione del film, Alex, si sarebbe sentito vivo. Lili si sarebbe sentita viva alla visione della patta dell'amico.
La coppia di amici riusciranno a portare avanti la loro storia d'amore per undici lunghissimi anni. Se Alex e Lili fossero arrivati in quella casa, invece, no. La loro storia d'amore  sarebbe durata appena qualche ora.
Rientrato a casa e scavalcato il cadavere di sua madre riverso nell'andito, Alex avrebbe guardato un film in TV, in cui un programmatore di videogames abbandonato da sua moglie scopre che il personaggio del suo gioco ha acquisito una coscienza e capisce di essere vivo. Il personaggio, allora, chiede al suo creatore di cancellarlo e così ucciderlo e nel momento in cui sta per dissolversi gli chiede: Abbiamo vinto noi?
Invece non ha vinto nessuno ed esisterà sempre qualcuno che giocherà con le nostre vite.

Nessun commento: